Sto lavorando, in questi giorni, alla realizzazione di un sussidio didattico che metta insieme ebook, Lim e gli strumenti della rete. L’idea di fondo è quella di esplorare le possibilità di fornire strumenti didattici efficaci sul piano metodologico e facilmente usabili su quello tecnologico, strumenti dedicati sia ai docenti che agli studenti. L’obiettivo è la realizzazione di un apposito “mix” che utilizzi ogni strumento per le sue caratteristiche più desiderabili: proverò ad enunciarle.
Ebook
Al di là della natura del supporto, un “ebook” è pur sempre un book, un libro, lo strumento di registrazione e comunicazione cioè che siamo abituati ad utilizzare da più tempo (secoli…). In aggiunta a questo innegabile privilegio, il libro ne presenta quasi sempre un altro: l’essere organizzato e strutturato concettualmente, fatto che in ambito pedagogico consente al libro stesso di farsi non solo strumento di comunicazione, ma anche vero e proprio supporto per l’organizzazione del sapere. L’organizzazione interna di un libro, ad esempio, è analoga alla strutturazione concettuale della disciplina trattata, con tutti vantaggi che ne possono derivare. Sin qui quanto accomuna il libro all’ebook. Ma il formato digitale ci consente qualche possibilità in più: il docente, liberato dalle costrizioni tipografiche, può facilmente diventare autore del libro stesso, magari sviluppandolo nel tempo e distribuendolo per capitoli progressivamente disponibili; studenti e docente portano il libro in formato dematerializzato privo di peso; l’aggiornamento può essere continuativo e consente l’implementazione di dinamiche cooperative e collaborative; lo stesso testo può essere distribuito in formati diversi primo fa tutti quello del web. Senza contare che un testo digitale sarà quasi sempre un ipertesto (parteggio per un eventuale livello modesto di ipertestualità) con riferimenti esterni che lo collegano al resto dei nodi conoscitivi degli argomenti trattati ed eventualmente lo corredano con materiali di formati non veicolabili dall’ebook stesso ( penso ad esempio a file di simulazione, di Cad, etc).
Lavagna interattiva multimediale (LIM)
Anche per la lavagna vale la considerazione relativa alla nostra abitudine e abilità di utilizzo: pur essendo più recente del libro si tratta di un qualcosa che abbiamo tutti visto e adoperato sin da bambini. La lavagna interattiva ( a patto di trovarla in aula in condizioni di efficienza) anche lei non presenta di per sè alcuna particolare necessità di apprendistato (nè al docente nè allo studente), almeno se ne vogliamo fare il classico uso che se ne fa durante le lezioni frontali. Ma anche limitandosi a questo vengono fuori subito dei vantaggi rispetto alla classica ardesia: infatti con la LIM non siamo mai costretti a cancellare una data schermata, quando terminiamo lo spazio semplicemente andiamo avanti alla “pagina successiva”, la pagina precedente rimanendo sempre disponibile a mò di slide presentation. Se pensiamo alle dimostrazioni di matematica e di fisica questo fatto, già da solo, dovrebbe solleticare il prof dentro di noi… Ma c’è molto di più, tanto quanto possibile da un computer collegato in rete… non ho qui alcun bisogno di aggiungere nulla, si faccia eventualmente riferimento ai seguenti contributi: Le Lavagne Multimediali Interattive (LIM) e la scuola digitale, Didattica attiva con la Lim, http://limecondida.blogspot.com/
Strumenti della rete
Avrei potuto anche usare lo stra-abusato “web 2.0”, abusato in verità solo a parole ma assai poco frequentato sia dai docenti, sia (con buona pace dei sostenitori dei “nativi digitali”) che dagli studenti. Nel caso migliore frequentato in modalità di fruizione, rimanendo largamente sottoutilizzate le potenzialità di produzione e di elaborazione. Anche in questo caso non ho motivo di ripetere quanto da più parti detto in modo molto migliore di quanto potrei qui riportare, limitandomi a citare per eventuali approfondimenti: Il valore del microblogging nei processi formativi,I social network nella didattica, M-Learning & e-inclusion. Il progetto ENSEMBLE, Empowerment e protezione: strategie complementari per la digital e media literacy negli Stati Uniti, Soggetto, Gruppo, Network, Collettivo: le diverse dimensioni della rete e l’apprendimento.
Il “MIX”
Si sa che ogni cocktail dipende in gran misura dal barman che lo prepara. Questo per dire che nel seguito esporrò il mio tentativo centrato, com’è ovvio, su un argomento di elettronica, la disciplina che insegno. Si tratta di una disciplina tecnica che fa riferimento a complessi argomenti di elettricità e di elettromagnetismo ( forte connotazione fisica quindi), che utilizza la teoria dei sistemi per modellizzare componenti e apparati molto complessi, che presenta un elevato livello di propedeuticità dei diversi blocchi concettuali da affrontare. Una disciplina inoltre vastissima ed in continua espansione: si pensi ad esempio che negli anni in cui frequentavo l’università ancora non esistevano i personal computer nè, tantomeno, i telefoni cellulari. Per non parlare dei GPS, dei lettori mp3, etcetc. Una disciplina e un insieme di alunni (quelli del tecnico industriale) che non si prestano ad esperienze conoscitive che pure mi affascinano tantissimo: la realizzazione di un wiki collaborativo, la “blogoclasse” di stampo connettivista o la conduzione di una officina sperimentale condivisa ( si vedano ad esempio La blogoclasse va in scena!, I blog e i wiki in ambito didattico). Necessita una maggiore direzionalità della proposta formativa, una strada chiaramente tracciata che impedisca o minimizzi il vagare in territori assai vasti e sconosciuti. Di qui l’importanza di basare le attività su di un supporto fortemente strutturato quale il libro di testo, però aprendolo, allo stesso tempo, alle potenzialità offerte dal digitale, ovvero la decisione di centrare il sussidio, il modulo, attorno ad un ebook. E data la crescente disponibilità di Lim nelle scuole, viene naturale il tentativo di esplorare le potenzialità dell’accoppiata ebook-lim.
La prima cosa che viene da pensare è che l’ebook può essere utilizzato direttamente con la Lim. Uhm… si vero, la cosa è fattibile, però succede quasi sempre che ogni singolo docente preferisce una propria personale trattazione, dipendente anche dalle esigenze contingenti. Allora potrebbe essere utile corredare l’ebook con l’insieme, riutilizzabile, delle sue figure: sto lavorando cioè anche per costruire una raccolta delle immagini e delle formule matematiche presenti nel testo, raccolta direttamente fruibile per fare lezione con la Lim (anzi, sto direttamente usando il software della Lim che abbiamo a scuola, una Smartboard: figure fatte a mano in modo molto artigianale con la tavoletta grafica). In tal modo il docente si troverà una serie di prelavorati da utilizzare nella sua personalissima lezione. Quindi: l’ebook per la trattazione organica, le immagini per il riutilizzo in classe. Ma c’è, ovviamente, di più. Una delle più efficaci modalità per apprendere l’elettronica è il laboratorio di montaggio e misura: sto quindi preparando una serie di file di simulazione da usare con uno dei più diffusi software professionali del settore. Tali file sono linkati direttamente nel testo del libro e quindi immediatamente utilizzabili. Nell’insieme si potrebbe realizzare un piccolo laboratorio virtuale personale. Per facilitare ulteriormente l’utilizzo con Lim, mi sforzo, ove possibile, di trovare in rete le stesse simulazioni in Flash o come applet java ( e qua verrebbe da fare una riflessione sull’iPad come dispositivo ottimo come ebook reader ma, ahimè, non supportante nè Flash nè Java Virtual Machine, magari un’altro post…), in modo da farle girare in qualsiasi locale dotato di pc con la massima facilità e velocità.
Una delle caratteristiche di questo lavoro è quella di mirare anche a creare una metodologia di produzione dello stesso testo in ebook: sto cercando cioè di utilizzare software liberamente utilizzabili e modalità realizzative utilizzabili dal docente mediamente tecnologicizzato. Sarebbe bello riuscire anche a mettere insieme una sorta di comunità liberamente partecipante al progetto non di un modulo ma di un intero e completo testo di elettronica.
A prossimi post la continuazione . . .
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