Mi sembra opportuno cercare di fare un pò di chiarezza nel mondo dei libri elettronici che le diverse case editrici stanno proponendo in adozione alle diverse classi. Da quanto ho potuto constatare si tratta, tranne rare eccezioni (lieto eventualmente di essere smentito), di trasformazioni dei testi cartacei in pdf. Trasformazione esclusivamente del supporto, giacchè l’operazione consiste nel passare il libro ad uno scanner e nel restituirlo in PDF. Eventualmente aggiungendo una qualche sezione sul sito dell’editore per gli aggiornamenti e per i materiali dedicati ai docenti.
Si tratta, volendo essere ottimisti e benevolenti, di una interpretazione davvero minima delle potenzialità del digitale applicato all’editoria; altrimenti, in chiave più mordace, potremmo dire che si tratta di semplice ri-edizione, se non di “riciclaggio” di quanto già in possesso degli editori. Niente di male, a patto che non si dica che si trata di una rivoluzione etcetc. Da qualunque punto si voglia guardare all’operazione, si può tranquillamente affermare che si tratta di qualcosa che rimane molto al di sotto delle potenzialità dei nuovi mezzi digitali.
Ho avvertito per questo la necessità di fare un pò di chiarezza su questo tema, cercando al contempo di pensare ai possibili utilizzi integrati degli ebook con le altre tecnologie ormai in possesso delle scuole, Lim comprese.
L’immagine qui sotto evidenzia alcune delle caratteristiche degli ebook
ovvero, la leggerezza, l’essere “liquido” del testo e quindi la capacità di reimpaginarsi automaticamente in funzione delle dimensioni del display di lettura (smartphone compresi), una leggibilità ottima, una aggiornabilità immediata ed economica, la possibilità di scrivere “note a margine”, fare “sottolineature” oppure cercare un vocabolo su enciclopedie e dizionari on line. Da non trascurare la possibilità di inserire link ipertestuali e contenuti multimediali (operazione da fare con moderazione soprattutto se se ne prevede l’utilizzo su device con tecnologie di tipo “e-ink”).
Nella mappa che segue cerco invece di tratteggiare le dinamiche di utilizzo di un ebook usato in maniera integrata alle altre tecnologie della informazione e della comunicazione non di rado già disponibili a scuola:
In questo caso ad essere messi in evidenza sono i legami funzionali tra le diverse tecnologie, l’ebook essendo al centro di una rete di possibilità di interazione che coinvolgono praticamente qualsiasi altro media. Mi piace pensarne un utilizzo molto dinamico e aperto, che non abolisca il concetto di libro di testo e la connessa organizzazione e strutturazione della disciplina, ma che vi affianchi possibilità aggiuntive. Penso ad esempio alle difficoltà di decodifica del testo e/o comprensione dei contenuti. Un libro annotabile, magari a più mani, ed eventualmente appoggiandosi, ove occorra, ad un wiki, potrebbe essere estremamente funzionale nel superare le difficoltà di comprensione di certi passaggi. Lo studente in difficoltà inserisce una nota con una domanda di chiarimento: magari a rispondere potrebbe essere un altro studente o il docente della materia. Dinamiche di questo tipo sono caratteristiche dell’apprendimento collaborativo. La presenza di materiali preregistrati, in audio o audiovideo può essere linkata dal libro anche nel caso di risorse esterne al libro stesso ed immediatamente fruite senza abbandonare il dispositivo che si sta utilizzando (pc o tablet che sia). Inotre si potrebbe pensare ad un raccordo tra quanto contenuto nel libro e insiemi di materiali predisposti ad uso del docente che voglia fare lezione con una Lim. Personalmente se avessi a disposizione per la Lim l’intero corpo di grafici, schemi e tabelle del testo di elettronica in adozione troverei molto comodo poterli usare durante le lezioni frontali. E la stessa lezione, opportunamente registrata, potrebbe andare a far parte dei contributi visionabili dall’interno dello stesso ebook.
Sintetizzando al massimo: a differenza del testo tradizionale, un ebook, se opportunamente e correttamente concepito e realizzato, potrebbe trovarsi al centro di un insieme di interazioni formative che coinvolgono il resto delle tecnologie didattiche. Le possibilità sono veramente infinite e credo possano adattarsi a tutti gli stili di insegnamento e a tutte le discipline.