Il tempo scorre sulle rovine di Poggioreale

Il tempo scorre sulle rovine di Poggioreale

Piccola meditazione di fine anno su qualche aspetto della nostra – intendo umana e insieme, più specificamente, siciliana – condizione . . .

Il terremoto della Valle del Belice è ormai datato di oltre 40 anni: della storia della ricostruzione, delle scelte, delle speculazioni, degli errori, mancanze, omissioni, sottrazioni . . . non è a questo che va la mia attenzione. La riflessione nasce dall’aver potuto fare questa foto pochi giorni orsono: le case, il paese, hanno lo stesso aspetto del giorno dell’abbandono. Certo, qualche muro avrà ceduto, qualche tetto sarà crollato, ma il paese, il paesaggio che da esso ne deriva, è rimasto sostanzialmente immutato.

Strana situazione: in un tempo di rapidi cambiamenti, un tempo che non ci dà tregua, che non consente alla nostra natura di adattarsi al ritmo delle mutazioni, la condizione dei ruderi di Poggioreale sembra suggerirci una pseudo-gattopardesca riflessione sullo scorrere del tempo. Come a dire che il tempo che ci facciamo vertiginosamente scorrere addosso, il tempo che esaurisce in fretta le nostre risorse vitali, non è capace, non riesce a cancellare l’immobilismo, l’inerzia, l’indifferenza delle nostre esistenze.

Poutpourri Trimestrale

Ovvero una nuova rivista di fotografia creata a Palermo! Quando l’ho vista, sui banchi della mia edicola preferita l’ho comprata subito. Il suo creatore, Flavio Vicari, l’ho conosciuto tramite flickr e soprattutto tramite la sua instancabile attività di propositore di eventi legati al mondo della fotografia. Ebbene devo dire a Flavio e, naturalmente, agli altri collaboratori alla realizzazione: bravo, bravo, bravo! Non deve essere stato facile. Chi vive a Palermo sa quanto sia difficile venir fuori con una qualche attività: tutto e tutti sembrano congiurare per non fartela fare, per fermarti. Questa “cosa” , nata prima sul web, e molto rapidamente arrivata alla carta stampata, si è invece concretizzata: onore al merito.

Passo adesso alle impressioni dalla lettura.

Leggi tutto “Poutpourri Trimestrale”

Percorsi e geolocalizzazione

In quest’ultimo finesettimana ho provato un diverso software per iPhone basato sul GPS: si tratta di Everytrail ed è molto semplice da utilizzare. Il suo vantaggio fondamentale risiede, almeno così è dichiarato, nel basso consumo della batteria, in quanto la traccia Gps viene registrata anche durante lo standby dell’apparecchio. In effetti la traccia non si interrompe, ma la batteria si è praticamente scaricata in circa 6 ore di registrazione, una durata che mi sembra imporre un limitte piuttosto stringente. Nessun problema invece riguardo la ricezione dei satelliti anche tenendo il telefono nella tasca dei pantaloni.

Molto utile e funzionale il servizio offerto dal sito everytrail.com: la traccia può essere caricata direttamente dall’iPhone semplicemente e velocemente; ma l’aspetto  più interessante sta forse nel posizionamento automatico delle fotografie importate sulla stessa traccia (a patto di  avere correttamente settato l’orario della camera). Quanto ottenuto può essere riportato in qualsiasi sito con la nota tecnica dell’embedding.

Leggi tutto “Percorsi e geolocalizzazione”

Biennale delle immagini del mondo

Photoquai - 2eme biennale des imades du monde


Ho avuto l’opportunità, in quest’ultimo finesettimana, di visitare alcune delle esposizioni fotografiche nell’ambito di Photoquai. La manifestazione, non senza una certa tutta francese enfasi, ha come sottotitolo 2me biennale des images du monde, e comprende opere di 50 fotografi che vivono e lavorano nel mondo “non occidentale”: medioriente, africa, oceania, america latina. Per maggiori dettagli questo il link alla pagina di presentazione. Come il titolo può forse far intendere si tratta di una delle manifestazioni culturali promosse dal Museo del Quai Branly, il cosiddetto “museo dell’uomo”, che espone reperti delle culture cosiddette “primitive” nel senso che si tratta di manufatti non contaminati dalla cultura occidentale. Val sicuramente la pena di una (e anche più d’una) visita!
Photoquai 2009 è centrato su due esposizioni centrali, una ospitata nelle sale del museo, “165 anni di fotografia iraniana”, la seconda all’aperto, direttamente sulla banchina della Senna antistante il museo. Delle due la seconda è certamente più interessante sul piano fotografico, anche se mi sarei aspettato di trovare delle modalità espressive più originali, peculiari e caratteristiche dei paesi e artisti di provenienza. Tutto sommato, mi par di capire, il linguaggio fotografico è quello che è, quello che già conosciamo e pratichiamo “all’occidentale” e non mi pare che questi fotografi “non occidentali” riescano poi a scostarsene sensibilmente. “165 anni di fotografia iraniana” è interessante più che altro sul piano storico: si va dalle prime riprese fotografiche di metà ottocento alle foto della rivoluzione khomeinista, passando dalla guerra Iran-Irak, per arrivare alle sperimentazioni attuali. Interessante, ma appare chiaramente come una vera e propria “scuola” di fotografia iraniana non abbia ancora avuto modo di formarsi.

Delle tante altre esposizioni correlate a quella principale ho potuto poi vedere solamente Portraits croisés, al Pavillon des sessions del Louvre, ma, sinceramente, non vale la pena e la bellissima retrospettiva di Michael Kenna alla Bibliothèque nationale de France.

BazanCuba

copertina bazancuba: un bambino si sporge dal finestrino di una naveLo inseguivo ormai da diverso tempo: non é acquistabile tramite gli usuali canali commerciali, ma solo direttamente dal suo autore, Ernesto Bazan. Mi era davvero dispiaciuto moltissimo aver perduto l’occasione di incontrare Ernesto – e di acquistare il libro – qui a Palermo, in occasione della presentazione al “Nuovo Montevergini” ma, fortunatamente,  per mail, mi diceva di potere rivolgermi al fratello, in grado di distribuirne qui a Palermo un certo numero. Ieri sera sono entrato in possesso della mia copia e subito mi sono immerso nella lettura.

Che le immagini fossero belle e interessanti lo avevo già capito dalle piccole anteprime visitabili sul sito. Ma l’emozione, questa no, non me la potevo aspettare! A livello personale non sono mai stato particolarmente conquistato dalle mitologie cubane, né quelle di stampo letterario né quelle castriste o “che-iste”. Né, tantomeno, il libro e il lavoro di Ernesto Bazan se ne curano più di tanto.

Sono stato almeno tre ore di fila a sfogliare il libro, guardando le foto, leggendo i brevi ma intensi testi; ogni tanto tornando indietro per guardare di nuovo. A dispetto del forte impatto visivo ed emozionale il libro e le immagini non lasciano “esaurirsi” presto. Non ci vengono mostrate grandi meraviglie, né grandi tragedie. Ci vuole tempo, bisogna lasciarsi andare e diventare disponibili, Ernesto Bazan pretende, ci costringe, a partecipare a qualcosa di intimo, di vissuto.

Vissuto, appunto, forse questa è la parola chiave più adeguata a caratterizzare questo lavoro.

Un esperienza di “lettura di portfolio”

Ho avuto l’opportunità e il piacere, ieri sera, di partecipare con alcune immagini scattate in Bretagna durante le vacanze estive, ad una serata di “lettura di Portfolio” organizzata dalla associazioni Photoarea 2006 e GruppoCorto. Serata molto piacevole, ricca di incontri, di scambi, di reciproche curiosità. Personalmente credo di avere imparato parecchio sia nel vedere i portfolio dei vari partecipanti, sia, soprattutto, nell’ascoltarne le letture ad opera dei vari esperti, tutti molto competenti, affabili, disponibili e incoraggianti. Molto bello, molto positivo, voglio pubblicamente applaudire e ringraziare gli organizzatori.
Leggi tutto “Un esperienza di “lettura di portfolio””

Nuova pagina: “Fotografia”

Ho aggiunto una nuova pagina al blog: la trovate nel menu principale alla voce “Fotografia”. Grazie al sevizio messo a disposizione da flickrSLiDR è infatti possibile includere in qualsiasi pagina web una presentazione (slideshow) delle proprie immagini caricate su Flickr!

Corsi e ri-corsi fotografici

L’ultima volta che avevo fatto un intervento di didattica della fotografia era stato ormai proprio molti anni fa. Ma siccome la storia, e soprattutto le storie personali, vedono talvolta il ripetersi di cicli, ecco che mi sono trovato a parlare nuovamente di composizione fotografica a studenti degli ultimi anni di scuola superiore.

Per la preparazione dei materiali ho fatto i miei bravi giri di ricerca sulla rete, ma alla fine ho deciso per rispolverare un vecchio quanto bello e semplice testo di composizione fotografica edito negli anni 80 da Cesco Ciapanna Editore. Ho così preparato una presentazione basata su di una serie di immagini scaricate da Flickr (nella presentazione ogni immagine è linkata allo stream dell’autore), per ognuna delle quali ho aggiunto una piccolissima scheda, brevissime notazioni per mettere in evidenzia i criteri compositivi preminenti.

La presentazione è ovviamente disponibile su Google Document. Qui di seguito includo la visualizzazione in formato ridotto:

Di ritorno dalla Croazia

Porticciolo di Trogir - Croazia Troppa, decisamente troppa, aria condizionata! Prima in nave e poi in macchina (ma fuori c’erano anche 40 gradi . . .) per tutte le ore di questo ritorno dalla Croazia. E così eccoci qua, la famiglia al completo con raffreddore, tosse, mal di gola, mal di testa . . . ed ecco la mia ennesima notte difficile, ma questa volta proprio non posso stare più a letto, meglio sudare l’ennesima compressa di paracetamolo scrivendo questo post! Sì, perché nel tentativo di costringermi al sonno, in quella regione a volte faticosa, in quella via di mezzo tra esso e la veglia, la Croazia torna prepotentemente a visualizzarsi sui miei recettori! I laghi di Plitvice, con le tante cascate, le faggete, le trote . . . Le mura del Palazzo di Diocleziano! L’imperatore, dopo avere separato oriente e occidente si ritirò lì a Spalato, in un palazzo di appena 30 ettari con vista su di uno splendido mare. E ancora Dubrovnik, interamente realizzata con lucida pietra bianca, il centro dentro le mura e i palazzi della Repubblica Marinara di Venezia. Splendida è dir poco, come diavolo fecero i serbi a bombardarla nel 91 e perchè? Quale obiettivo strategico e militare poteva rappresentare la città? Adesso i tetti sono praticamente tutti nuovi e di quel periodo rimane una mappa con la localizzazione dei danni subiti. Tutte queste immagini, e altre ancora, si agitano nella mia testa, sarà anche perchè l’unica cosa che sono riuscito a fare i questi giorni è proprio la selezione degli scatti? Sto pubblicando qualcosa su Flickr, se qualcuno volesse dare un’occhiata . . . vado aggiungendo immagini un pò per volta.

Yahoo pipes utile!!

Raro momento di soddisfazione quando gli smanettamenti alla fine danno il loro risultato! Sono riuscito ad utilizzare una “pipe” (femminile o maschile, non saprei . . .) di Yahoo per fare visualizzare una selezione di foto su Galleria Fotografica Siciliana. Il meccanismo è il seguente: una pipe di yahoo ricerca su Flickr 20 immagini che rispondono alle parole chiave “sicilia” e “sicily” e ne fornisce il risultato sotto forma di feed Rss. A sua volta Galleria Fotografica Siciliana, per l’occasione dotata di apposito plugin, legge il flusso Rss creato dalla pipe e ne inserisce i contenuti nella pagina “La Sicilia su Flickr “.  La pagina risultante è, ovviamente, dinamica, in quanto i risultati forniti da Flickr sono aggiornati costantemente con la pubblicazione di nuove immagini.

Piccola notazione: per riuscire in questa impresa vengono scomodati almeno tre server! Quello di Yahoo che fa girare la pipe, quello di Flickr che fornisce prima la ricerca e poi i file immagine e  il server mio dove gira la Galleria. Anche questo è web 2.0!