Finito di leggerlo stamattina, mi lascia con una emozionata sensibilità, nel leggerlo a tratti mi ha provocato delle sincere risate ma in altri mi sono veramente commosso. Bravo, Zerocalcare, credo che in questo suo lavoro abbia potuto esprimere il meglio di se stesso con un racconto che in realtà non è un racconto, sembra piuttosto il parlare di un amico che ti stia facendo le sue introspettive confidenze su una esperienza pericolosa e importante. Ho la sensazione che questo libro costituisca già un caso per l’editoria italiana sia perché rende evidente come il fumetto possa generare un vero e proprio linguaggio capace di veicolare concetti, pensieri ed emozioni molto al di là delle classificazione di “genere” (pensiero espresso dallo stesso autore in una recente intervista), sia per la freschezza, l’originalità, la sincerità dell’esperienza personale riportata. Che stia avendo gratificazioni sul piano commerciale mi può fare solamente piacere, significa che la qualità ha ancora senso per molti di noi. Cosa dire ancora? Kobane Calling è una sorta di documentario introspettivo a fumetti, è prezioso, la mia sensazione è che sia capace di parlare a diverse generazioni di lettori, diversi sia per fascia di età che per formazione culturale.