Come facciano i gabbiani a risalire, senza un battito d’ali, venti che sfiorano i 70 chilometri all’ora, è cosa non facile da accettare. Salgono, scendono, girano e rigirano per ore. Li guardiamo ammirati e perplessi: come fanno? Certo è che nelle giornate di maltempo, col mare in tempesta, scendono dalla falesia e preferiscono l’aerosol salato al più facile bottino nei cassonetti dei rifiuti. E questo forse è più facile capire: quando la natura è prepotente il suo richiamo diventa invincibile. I suoi abitanti abbandonano, almeno temporaneamente, i vizi trovati nell’artificio dell’homo e tornano ad essere ciò che veramente sono. Non so a voi, a me sembra significativo.