Leggo con molto piacere il post Le parole terribili che si dicono ai bambini perchè dà voce a certe riflessioni che forse a molti capita di fare ma senza dare loro un esito, una conseguenza. Appartengo infatti ad una generazione alla quale, da bambini, non era infrequente sentirsi dire “ti scanno” o altre cosette del genere che oggi avremmo pudore ad utilizzare anche nei confronti di un animale. Normale. Era normale! Ma non per questo, come evidenziato dall’articolo, meno traumatico per il bambino cui era diretto. Mi è sembrata una riflessione importante sulla quale soffermarsi.