… della vita nel quale diventa relativamente facile riconoscere nelle biografie altrui dei percorsi che avrebbero potuto essere i nostri. Non senza qualche rimpianto leggo un intervista con Tony Bynum, fotografo ambientalista basato nel Montana, apprendendo del suo lavoro fotografico così strettamente intrecciato con le campagne ambientaliste e l’amore per “l’outdoor” e la natura incontaminata. E notando come un periodo della mia vita sia stato piuttosto simile (ero ancora studente universitario o appena laureato). Avrei molto volentieri fatto il fotografo per “Airone” (prima maniera però, taglio esclusivamente naturalistico), per un periodo è stato il mio sogno ma, forse perché non mi sono dato mai i “permessi giusti”, forse perché mi sembrava un qualcosa al di fuori della mia portata, non l’ho mai inseguito questo sogno, ho dato la priorità a stare coi piedi per terra. Vabbè… ho vissuto lo stesso, non mi pento di niente…ma qualche pensierino in questi casi fa capolino.