A proposito di informazione mi sembra interessante notare la compresenza di due dinamiche differenti, perfino opposte. Su Paola Caruso, il precariato, le reazioni di pancia si parla dell’aspetto emozionale, di come gli articoli vengano scritti “di pancia” e “per la pancia”.
Su Architettura dell’informazione giornalismo e cross-medialità. Dal giornale-cattedrale all’universo liquido il discorso invece è tutto centrato sugli aspetti funzionali e di costruzione del significato. Sottili ( e interessantissime) analisi di come il contenitore (giornale, sito, etc) diventi quadro e veicolo di significato.
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Se è vera la citazione che riporto, intorno al 1600 Galilei aveva già fatto fuori la didattica trasmissiva:
“Non puoi insegnare qualcosa ad un uomo, puoi solo aiutarlo a scoprirla dentro di se”.
Anche questo è interessante. Probabilmente molti conoscono Facebook.
FB e Twitter sono molto diversi. Twitter è oggi importante come strumento di informazione (come ho cercato di descrivere in Fare il proprio giornale) e come strumento di business: How Twitter Has Changed the Face of Customer Service.
Credo che dovremmo essere noi insegnanti ad usarlo con i ragazzi (dopo averlo imparato noi …), da soli non lo scoprono.
Sto giusto studiando il paper riferito qui: Twitter Increases Student Engagement. Molto interessante. Ne scriverò qualcosa.
Non c’è niente di male a non conoscere qualcosa, questo è vero! Ho però dimenticato di precisare, nel post, che i miei alunni (tra 16 e 20 anni) sono tutti dell’indirizzo “Informatica Abacus”. Mi aspetterei da loro una curiosità nei confronti del web che purtroppo non riscontro praticamente mai. Mi aspetterei che siano loro a farmi scoprire le novità e gli usi avanzati dei diversi tool . . .
Vero, un dato che fa riflettere