L’applicazione più famosa e più utilizzata è certamente wikipedia. Tutti la usiamo ma . . . sappiamo cosa sia effettivamente un “wiki”? Ne conosciamo i potenziali utilizzi anche da parte nostra? In caso di risposta negativa è molto consigliabile guardare il video riportato qui giù nello stesso messaggio. E’ divertente, chiarissimo e, udite udite, mostra i sottotitoli in varie lingue, italiano compreso!
La testa ben fatta – Capitolo 7: I tre gradi
La scuola primaria deve risvegliare le curiosità naturali. In particolare le curiosità sull’essere umano sarebbero quelle in grado di evidenziare la doppia e complessa natura insieme biologica e culturale. Un tale approccio consentirebbe di trattare in modo collegato sia tematiche appartenenti al mondo fisico, sia tematiche più squisitamente psicologiche, sociali e storiche. In tal modo sin dalla scuola primaria si collegherebbero le domande sull’uomo alle domande sul mondo. Quanto appena detto non deve significare, ovviamente, escludere o eliminare lo studio della lingua, dell’ortografia, dell’aritmetica.
Creare ombre e luci sulle foto
Tutti gli appassionati di fotografia dovrebbero – veramente dovrebbero – conoscere Flickr! Io rischio di diventarne realmente addicted, ne ricavo una “user experience” realmente entusiasmante. Tra l’altro sto imparando moltissimo dal guardare le foto altrui e cercare di carpirne i segreti: ad esempio da Chris (archi3d) sto cercando di imparare l’arte del ritoccare luci e ombre delle foto. Le sue sono veramente stupende, io sono alle prime armi ma questo paesaggio montano derivato da un vecchissimo bianco/nero comincia a darmi qualche soddisfazione . . . 😉
Perchè non facciamo tutti podcast
Ho letto su LTEver l’interessante post di Fortunato Sorrentino a proposito del convegno “Il format della Lezione†: I linguaggi del Web 2.0 per la scuola e il mobile learning (scrittura, audio, video, podcasting).
Sorrentino fa una serie di notazioni sulla attuale forte spinta verso l’uso dei podcast a scuola e nelle università , esponendo anche alcune perplessità . Ho inviato un commento al suo post per contribuire al tema con una mia piccola esperinza di qualche anno fa. Riporto qui quel commento.
******* testo del commento *******Â
Anch’io mi domando a volte come mai non facciamo tutti podcasting. Soprattutto quando devo spiegare per la centesima volta un certo argomento, quando devo affrontare in classe qualcosa che ho già affrontato in passato, allora sì, me lo domando. Mi viene da pensarlo anche quando penso alla ricchezza di una scuola che possa vantare nella sua mediateca alcune centinaia di podcast sulle materie più svariate. Magari prodotti anche dai colleghi più bravi . . . Mediateca e sito di istituto ovviamente, possibilmente web 2.0, addirittura accessibile . . .!
La testa ben fatta – Capitolo 6: Apprendere a diventare cittadini
Lo Stato-Nazione ha una storia abbastanza recente. E’ una << entità allo stesso tempo territoriale, politica, sociale, culturale, storica, mitica e religiosa >>. Vi è in esso la doppia natura di società , caratterizzata dalle dinamiche e dai conflitti interni, e di comunità , caratterizzata per aspetti identitari, di attitudini e di reazioni (di fronte allo straniero e al nemico). Vi è inoltre un aspetto comunitario che deriva dall’insieme di valori, costumi, riti e credenze che si sono determinati nel corso della storia. Prende il nome di comunità di destino e viene tramandata di generazione in generazione.
Nelle comunità di destino esiste anche una fraternità mitologica basata sul dualismo materno/paterno della coppia “patria”/”stato” che << trasferisce su scala di vaste popolazioni di migliaia di individui […] le calde virtù delle relazioni familiari . . . >>
Nel caso in cui la fraternità mitologica comincia ad essere percepita anche come fraternità biologica può nascere e prendere il sopravvento il mito del razzismo.
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Sesso, droga e HTML: il web è una droga!
Se come me siete nati negli anni 50, massimo massimo nei 60, non potete – non dovete – mancare di leggere il magnifico post Sesso, droga e HTML: il web è una droga!
Assolutamente esilarante nasconde probabilmente delle verità molto più importanti di quanto la scherzosità del testo metta in risalto. Riporto solamente l’inizio:
<< A guardare bene è come se il web avesse ripercorso, con una trentina di anni di ritardo, la storia delle mode, dei movimenti e delle relative droghe dal dopoguerra ad oggi… Non ci credete? Riempite la vostra migliore pipa d’oppio e seguitemi nel ragionamento… >>
La testa ben fatta – Capitolo 5: Affrontare l’incertezza
Apprendere a vivere è anche apprendere ad affrontare l’incertezza. Questo quinto capitolo è la continuazione del precedente e mette in evidenza come ogni esistenza umana abbia con sè degli elementi che ne fanno un’avventura proiettata verso l’ignoto.
I progressi scientifici del XX secolo ci hanno resi consapevoli della incertezza nella nostra concezione del mondo. Abbiamo imparato che il principio deterministico è valido solamente entro i confini della fisica classica. Appena al di fuori di essa incontriamo – ci scontriamo – con il non misurabile: si pensi ad esempio al principio di indeterminazione di Heisenberg. Nel campo della biologia non riusciamo a spiegare il perchè e il come dell’origine della vita, come sia potuto accadere che alcune macromolecole abbiano cominciato ad allontanarsi dal caos auto-organizzandosi e auto-riproducendosi. Nel campo degli studi sulla evoluzione (noi umani ne siamo un ramo di un ramo di un ramo . . . ) abbiamo ormai chiarezza sulla indeterminazione della sua direzione.
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La testa ben fatta – Capitolo 4: Apprendere a vivere
Sottotitolo di questo breve ma estremamente denso capitolo sarebbe potuto essere: “a cosa serve la cultura”? Mi piacerebbe farlo capire agli alunni dei nostri istituti tecnici quando ci dicono: “a che ci serve l’italiano e la storia se dovremo fare i periti elettrotecnici?” A questa domanda il capitolo apprendere a vivere fornisce abbondanti risposte.
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La famiglia plurale . . . di Francesco Merlo
Voglio pubblicamente ringraziare Francesco Merlo per l’articolo di stamattina “La famiglia plurale di Sarko” su La Repubblica. Il tono è lieve senza essere superficiale, il confronto è sereno, apprezza il buono e il bello, e non disprezza . . . Mi ha fatto proprio piacere leggerlo. Grazie!
La testa ben fatta – Capitolo 3: La condizione umana
Capitolo denso e filosofico nel quale Morin “vola alto” e affronta alcuni dei temi più classici sull’uomo e sulla sua esistenza.
Anticipo subito la conclusione che trasferisce nell’ambito dell’insegnamento quanto poco prima detto in termini di riflessione più vasta e generale: << l’insegnamento può efficacemente tentare di far convergere le scienze naturali, le scienze umane, la cultura umanistica e la filosofia nello studio della condizione umana.>> La finalità da perseguire è quella di una presa di coscienza del destino di tutti gli essere umani, accomunati dalla necessità di confrontarsi con i medesimi problemi vitali e mortali.
Il capitolo è diviso in tre parti. La prima si intitola “L’apporto della cultura scientifica”; queste le afffermazioni fondamentali: Leggi tutto “La testa ben fatta – Capitolo 3: La condizione umana”