Bello, sì, senza mezzi termini mi è davvero assai piaciuto. Sarà anche perché da molto non leggevo Camilleri, ma il suo siciliano mi è sembrato denso e appropriato; non so che effetto possa fare ad un lettore nordico, comunque non siciliano, sicuramente di non facile lettura. La storia è insieme epica e bucolica: al fascino del mare, delle creature misteriose in esso contenuto, si affianca la sensazione della campagna “all’antica”, fatta di sudore, di onestà, di conoscenze ormai perdute. E di una certa saggezza “naturale”, fatta di rispetto e di onestà. Comunque adeguata, e qui la differenza con i tempi attuali è massima, a fornire supporto per una vita soddisfacente anche se laboriosa, creativa e costruttiva anche senza saperlo.