Ho avuto ieri l’opportunità di accompagnare gli alunni delle mie classi presso la STMicroelectronics di Catania e ne sono tornato assai favorevolmente impressionato.
Intanto non mi aspettavo di trovare una azienda di questo livello: si, sapevo che si trattava di una grossa azienda produttrice di componenti a semiconduttore, ma diffidenza e siculo cinismo mi spingevano a credere che si trattasse di qualcosa che vivesse ormai grazie alle solite dinamiche di intervento pubblico. Mi trovo invece davanti ad una azienda il cui reparto manifatturiero è in piena produzione (Catania invece di Taiwan o della Cina . . una bella sfida davvero), con elevatissimi standard di competenza, una grande attenzione ambientale e una grandissima attenzione alla salute dei lavoratori se è vero, non ho motivo di dubitarne, che in 46 anni di esistenza non si è verificato nemmeno un incidente mortale. Un ottimo risultato per una azienda che solo a Catania conta 4000 dipendenti diretti e altrettanti nell’indotto.
Mi ha poi molto colpito la competenza e organizzazione con la quale siamo stati accolti: persone cortesi, competenti e garbate ci hanno fatto capire in cosa consiste lo stabilimento, quali siano le diverse parti, quali le competenze del personale, come vengono reclutate le diverse figure professionali, le competenze richieste. Per i nostri alunni era certamente il primo contato con una cultura ed un modo di fare assolutamente differente da quello scolastico.
Inoltre abbiamo avuto la possibilità di visitare un reparto produttivo: attraverso i vetri abbiamo potuto sbirciare entro la zona in “classe 10”, la zona dove vengono prodotti i dispositivi a partire dal vafer vergine di silicio, rendendoci conto del livello tecnologico, della impegnatività degli investimenti, dalla complessità di tutte le componenti del processo, dalle caratteristiche dell’edificio a quelle dei forni per la diffusione. Che dire . . . sembrava di essere in un film di fantascienza, lontani, lontanissimi dalla cappa di inefficenze e di lordure nella quale quotidinamente ci dibattiamo . . .
A riprova della concretezza della visita il comportamento degli alunni, non certo degli agnellini, è stato impeccabile per le circa 5 ore consecutive di attenzione consecutivamente richieste.
Da ripetere!