Living in Europe: on highlands and lowlands è il titolo del progetto vincitore di questo importante riconoscimento a livello europeo. Oltra la “Negri” coinvolte nel progetto erano alcune scuole da Olanda, Romania, Danimarca, Germania, con alunni di età compresa tra i 9 e gli 11 anni. Sul tema centrale, l’acqua, i ragazzi delle varie scuole hanno prodotto diverse ricerche e diversi lavori: un’analisi del tragitto dell’acqua, da monte a mare e delle fonti di inquinamento lungo il percorso; l’elaborazione di una fiaba a sfondo ecologico: ogni alunno ha scritto il suo racconto e l’insieme è stato raccolto in un libro gigante; una ricerca sulle leggende dei vari paesi che hanno come oggetto l’acqua. I lavori sono stati raccolti in un sito web a particolare valore aggiunto, sia perchè, essendo in lingua inglese, ha avuti effetti notevoli sulla didattica della lingua, sia perchè è realizzato con tecnologia “accessibile” ai fini della legge Stanca e quindi fruibile anche da soggetti diversamente abili. Il sito raccoglie anche informazioni sulle scuole partecipanti al progetto e sul sistema scolastico dei paesi coinvolti.
Riporto qui di seguito il sommario dei benefici e della trasferibilità come risportato sulla scheda del progetto.
Il progetto ha offerto l’opportunità di rendere vivace e motivante l’apprendimento di molte discipline scolastiche, infatti l’entusiasmo ha reso più facile il superamento delle difficoltà , soprattutto nello studio di una lingua straniera.
La motivazione ad apprendere è stato il fattore determinante per il conseguimento di esiti formativi di qualità , soprattutto in ambito linguistico. Il poter parlare di se stessi, dei propri interessi e del proprio ambiente, condividendo queste informazioni con ragazzi di altri Paesi europei, ha stimolato il coinvolgimento emotivo e l’interesse nel conoscere altri contesti socio-ambientali e le lingue, per superare stereotipi e preconcetti, in un’ottica di integrazione.
Al termine del progetto gli alunni sono riusciti a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente, con particolare riguardo alla propria famiglia, ai propri interessi, al proprio paese. Sono state incrementate le competenze su aspetti culturali, storici, geografici dei Paesi partners. E’ stata rafforzata la dimensione europea, attraverso l’abbattimento di stereotipi e la maggior confidenza acquisita nella comunicazione in lingua straniera.
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