Ho visitato a Palermo, Palazzo Ziino, la mostra “Geografie e Storie di Transizioni” e sono rimasto assai favorevolmente colpito e impressionato. Si tratta, per la verità, della seconda “tranche”, la prima essendosi chiusa alcuni giorni fa non son riuscito a vederla; ne cercherò il catalogo direttamente presso la Galleria X3 che cura l’evento.
Si tratta di una selezione di opere di diversi autori sul tema delle trasformazioni avvenute negli ultimi venti anni in campi diversi, dall’ambiente alla società, alla cultura. all’arte. Rimando ai diversi siti che hanno recensito la mostra quanti volessero leggere la presentazione ufficiale e mi concentro qui su alcune considerazioni squisitamente personali.
Intanto devo ammettere che, credo proprio per la prima volta, mi sono piaciute le immagini, nella sezione “Ambiente”, di Salvo Veneziano scattate con le macchinette di plastica (qui di lato giusto un appunto visivo da iPad). Non è che non mi piacessero i suoi lavori, è che mi era sin qui sembrato pretestuoso l’uso di apparecchi palesemente difettosi e con pellicola scaduta: in questa immagini invece il senso e il significato sono forti e chiari. Nella stessa sezione belle anche le immagini di Sandro Scalia dedicate all’accostamento architettonico vegetazione verde-cemento armato.
Nella sezione “Società” mi hanno riempito di calma serenità le immagini di Gabriele Lentini sulla comunità monastica di Corleone: nemmeno ne conoscevo l’esistenza. Veramente notevole inoltre l’installazione video “Eudemonia” che raggiunge impensabili vette di poeticità e di amorevolezza nel mostrare momenti di vita in una comunità di pluriminorati sensoriali. Le immagini del video sono “quasi fotografiche”, stacchi brevi molto rallentati che non prendono nulla dalla sintassi audiovisiva e che invece riescono ad accentuare e valorizzare staticamente aspetti decisamente fotografici. Da non perdere! Considerazione a margine, certamente si tratta di qualcosa di cauale: la musica dela colonna sonora di Eudemonia permea piacevolmente l’intera esposizione armonizzandola, se possibile, ancora maggiormente.
Molto interessante anche la sezione “Arte tra immagine sistema”.
In conclusione: mostra molto bella allestita in una degna sede architettonica, una operazione culturale che mi ha arricchito e per la quale resto grato alla Galleria X3.