A dispetto dei tentativi di ridurre l’inquinamento cittadino, polveri sottili in testa, nelle belle giornate i monti circostanti la città , i celebri monti della Conca ex d’Oro, sono costellati da numerosi e consistenti pennacchi di fumo che si sollevano dai fuochi accesi per eliminare le sterpaglie e le potature delle zone forestali. Si tratta di fuochi controllati, non c’è pericolo di incendio, e poi la stagione non è quella estiva, quando basta una raffica a far saltare il fuoco da un punto all’altro.
Qui ad essere a rischio è la salute dei cittadini: nelle giornate senza vento non è difficile vedere questi fumi intrappolati al di sotto dello strato di inversione termica sovrastante la città spandersi maleficamente sopra i palazzi. Accade soprattutto la mattina e la sera e l’odore connesso è facilmente avvertibile entrando in città .
E’ evidente la necessità di prendere qualche provvedimento, altrimenti si vanificherà qualsiasi sforzo e qualsiasi sacrificio richiesto ai cittadini per mezzo delle misure restrittive del traffico urbano.
IL FUMO È INDUBBIAMENTE FASTIDIOSO MA NON VORREI CHE OSSERVAZIONI DEL GENERE METTESSERO IN OMBRA LA DIFFERENZA TRA UN FUMO DA STERPAGLIE ED UN FUMO DA INCENERITORE O DA TRAFFICO VEICOLARE. NON È LA STESSA LA COMPOSIZIONE NÈ LA QUANTITÀ CHE GIORNALMENTE, E PER TUTTO L’ANNO, INCENERITORI E TRAFFICO PRODURREBBERO E PRODUCONO.
LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE, COMUNQUE, NELL’INCREMENTARE IL COMPOSTAGGIO NATURALE DELLE STERPAGLIE. BASTA COMPRARE DEI BUONI TRITURATORI, MONTATI SU CARRELLO E TRASPORTABILI NEL BOSCO, E RIDURRE IN PICCOLI PEZZI FACILMENTE SMALTIBILI SUL TERRENO.