La foto qui a lato è la vincitrice di uno dei tanti “contest” organizzati da ViewBug. Bella foto, per carità, ricca di importanti elementi formali quali le diverse simmetrie (orizzontali, verticali), l’effetto specchio, la contemporanea presenza di limpidezza e di foschia, il casolare piazzato in sezione aurea, la luce dolcemente radente, la soavità dell’insieme. L’acqua, il cielo , la terra, la presenza ordinata dell’attività dell’uomo: anche simbolicamente possiamo sbizzarrirci. Eppure è una foto che non guarderemo mai più! Ci sono bastati dieci secondi, forse anche meno, per coglierne i diversi aspetti, emozionarci un attimo, saturarci sino allo sdegno subito dopo. Sì! Si tratta del famigerato effetto “wow” di cui sono pieni tanti ambienti che si occupano di fotografia ove la fa da padrona una certa estetica patinata, da catalogo pubblicitario di macchine fotografiche, un qualcosa di rapido effetto e di rapidissimo esaurimento del consumo. Mi sembra che sia veramente arrivato il momento di dire basta!