Riporto uno stralcio dell’editoriale di Eugenio Scalfari pubblicato su Repubblica del 17 giugno. Sottoscrivo parola per parola . . .
La devastazione delle coscienze, della cultura, dei comportamenti e dei modi di sentire e di pensare prodotti dalla televisione commerciale in tutti i paesi a cominciare dal nostro, è stata immensa e difficilmente reversibile. Ha desertificato la morale, l’autonomia del giudizio, la sobrietà del costume, la privatezza dei sentimenti, il garbo, l’eleganza. Ha soppresso il silenzio. Ha confiscato il tempo libero. Ha imbarbarito il linguaggio. Le nuove invasioni barbariche hanno sede e forse addirittura origine nella televisione.