Avevo ascoltato una intervista con l’autrice su Radio Tre, in primavera, ed ero rimasto molto favorevolmente impressionato: il tono della voce, il tema genitori-figli, ma questa volta intersecato con la Storia, per di piú una storia ancora eccessivamente condizionata dal giornalismo. Ho quindi cercato il libro, meravigliandomi della difficoltà nel reperirlo; forse ingenuamente ritenevo dovesse essere un best-seller. Invece ho dovuto ordinarlo.
Ne è valsa la pena, il libro certamente fa riflettere, ma allo stesso tempo è intimo, Anna Negri si rivela, e nel farlo ci trasporta in una dimensione interiore e insieme politica, culturale e, perchè no, antropologica. Siamo tutti uomini e donne diversi da quelli di quei tempi, quelli che eravamo nati e quelli nati piú recentemente. Per l’autrice un percorso di liberazione, per me (per noi) una lezione.