Mafia – Vi racconto perché ha vinto

Nel pieno dell´ultima campagna elettorale Silvio Berlusconi ha definito «un eroe» Vittorio Mangano, boss morto nel carcere di Pisa con una condanna per tre omicidi. In un altro paese sarebbe stata la fine di una carriera politica.

Tratto da “L’Analisi del giudice Scarpinato” – 1 luglio 2008

Da “Il bene comune” di Noam Chomsky

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Lo scopo è di arrivare a una società in cui l’unità sociale di base è costituita da te e dal tuo televisore.

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Pag.40 – Edizione Biblioteca di Repubblica – L’Espresso

Piattaforma didattica sulla Costituzione Italiana

La home page del sito sulla CostituzioneMi sembra assolutamente doveroso citare l’iniziativa del sito della Camera dedicato allo studio e alla formazione sulla Costituzione della Repubblica Italiana.

Spero che se ne possa fare opportuno e adeguato uso nelle scuole.

Benzina cara? Ancora non abbastanza . . .

La lettura del giornale di stamattina mi ha causato un malumore dal quale ancora non riesco a tirarmi fuori: Berlusconi e la magistratura, lo scandalo dei mutui americani . . . Un articolo di Antonio Fraschilla sull’inserto “Palermo” mi ha particolarmente infastidito: non capisco bene “da che parte si colloca” il suo autore , comunque, mi è sembrato una “occasione perduta” per affermare qualcosa di sano e di sensato in questo panorama di insensatezze ambientali ed energetiche. L’articolo è Benzina, consumi a picco
In sei mesi vendite calate del 12 per cento
leggibile on line al link indicato. L’articolo comincia (a mio parere in modo piuttosto infelicemente) dicendo testualmente:

In città i consumi della benzina sono diminuiti del 12 per cento dall´inizio dell´anno. Colpa del caro gasolio, che ieri nei 320 distributori di Palermo ha fato registrare un nuovo record:

Colpa?? A me, sinceramente, pare un merito! Non prendetemi per masochista . . . vivo di stipendio anch’io e non è che trovi particolarmente fare il pieno . . . Tuttavia la diminuizione dei consumi va salutata come un elemento positivo nel panorama dell’inquinamento cittadino (abbiamo apppena fatto le ZTL o sbaglio?) Più avanti si legge:

«Il calo dei consumi è comunque molto preoccupante e rischia di mettere in ginocchio proprio il nostro comparto, che ha una provvigione fissa di 0,40 centesimi al litro al di là del costo della benzina», dice Benincasa.

Ci risiamo . . . preoccupante il calo dei consumi? Mi spiace per i lavoratori del comparto, mai vorrei che nessuno perdesse il lavoro, ma non per questo è ammissibile cercare di mantenere elevato il livello dei consumi.

L’articolo poi cita il corrispondente aumento dell’uso del mezzo pubblico: e qui si perde l’occasione di salutare questo evento come un dato positivo!

Ho avuto un pensiero di tolleranza

Sul giornale di oggi gli occhi mi cadono per un attimo sull’articolo “Parigi, viaggio nella clinica che restituisce la verginità” e lì per lì  mi balena per la mente il pensiero della assurdità e anche della possibile ridicolaggine di questa cosa: ma come, nell’era di internet e della globalizzazione c’è qualcuno, qui da noi occidentali “evoluti”, che davvero pensa a cose come questa? Ma subito dopo un altro pensiero: certo! Proprio perché siamo in una era nella quale le culture  e le popolazioni si stanno incontrando, un’era nella quale tutti possiamo scrivere su internet tutto quello che ci passa per la mente, ecco, proprio per questo non dobbiamo meravigliarci che qualcuno possa ritenere importante e desiderabile l’integrità di un imene! Purché non si vada verso la violenza o la limitazione delle libertà individuali, abbiamo tutti il diritto di ritenere importante una cosa piuttosto che un’altra.
Mi sono sentito subito meglio.

La democrazia ha ancora bisogno di maestri

Molto bello e interessante l’intervento di Gustavo Zagrebelsky al seminario di “Libertà e Giustizia”. Appunto qui uno stralcio, un passaggio che mi sembra molto importante ed estremamente descrittivo di una situazione italiana cui si dovrebbe tempestivamente porre rimedio:

Quando si dice “la lezione dei maestri”, si dice innanzitutto distanza tra noi, come soggetti, e noi, come oggetti, cioè coscienza critica. La funzione del maestro, nella democrazia critica, non è un lusso, è una necessità vitale.
Tutto il contrario, nella democrazia acritica. Se la maggioranza ha sempre ragione, se la sua volontà è infallibile come quella divina, la voce ammonitrice del maestro è semplicemente un inutile fastidio, come quella del grillo parlante che Pinocchio, che non vuol sentir parola, schiaccia con un colpo di martello. Non c´è bisogno di maestri in questa democrazia, ma di ideologi, di comunicatori, di propagandisti o di pubblicitari, cioè di quelle false maestre (televisione, pubblicità, moda, ecc.) di cui s´è detto. Esse non creano tensione, allontanano da noi l´inquietudine del dubbio, ci fanno credere che ciò che siamo sia anche ciò che non possiamo non essere, che dove siamo non possiamo non essere. Ci fanno stare in pace con noi stessi, perché ci privano della coscienza di noi stessi e ci trasformano da soggetti in oggetti.

La sintesi dell’intervento si può leggere sul sito di Libertà e Giustizia: La democrazia ha ancora bisogno di maestri

La registrazione audio dell’intervento è messa a disposizione da Radio Radicale:

La gestione del potere nel Tibet pre-cinese

Ad elezioni italiane appena conclusesi, può sembrare strano l’andare a pensare e a leggere quali fossero i metodi e i principi per la scelta del Dalai Lama nel Tibet tradizionale. Ma giusto ieri sera ho trovato uno spunto di straordinaria rilevanza in “Segreto Tibet” di Fosco Maraini. Scritto tra il 1936 e il 1948, il brano è interessante anche per coloro che dovessero pensare all’invasione cinese del Tibet come un modo per rovesciare “democraticamente” una teocrazia assoluta.

Le parole di Maraini:

<<Noi amiamo molto questo sistema [ndr la scelta del nuovo Dalai Lama tramite la ricerca della nuova incarnazione ] >> mi disse una volta Lobsang, <<vi si incontrano tutti i vantaggi di una linea ereditaria e tutti i vantaggi delle elezioni. D’una linea ereditaria, per la stabilità sociale che garantisce; d’un’elezione perché ogni volta si comincia dal nuovo e quindi non si è schiavi di una classe. E poi consideri il senso profondo di unità che il sistema finisce col dare al nostro Paese! Il Prezioso Protettore ( il Dalai) può nascere in qualsiasi casa, di cittadini o di paesani, di poveri o di ricchi; tutti partecipano potenzialmente all’istituzione; non è privilegio di alcuno; abbiamo così messo insieme la monarchia su basi popolari e la democrazia su basi metafisiche. . . . >>