Letture di oggi sulla scuola

Oggi mi è capitato di leggere parecchio sulla scuola, l’occasione è creata dagli articoli dalla stampa e dalla rete in occasione della presentazione delle nuove “Indicazioni Nazionali” per la scuola. Prendo qui qualche appunto.

Il ministro Fioroni ha invitato Edgar Morin in qualità di consulente. La Repubblica dedica una intera pagina della rubrica “Cultura” ad una intervista col filosofo francese della “complessità“. Non sembra esserci un vero e proprio filo conduttore da parte dell’intevistatore, ma qualche risposta è comunque interessante.

Si capisce, soprattutto, come la scuola non possa bastare per affrontare i problemi della adolescenza e in particolare: <<C’ è un momento tra l’infanzia e l’età adulta, in cui l’adolescente trasgredisce. E’ stato così ai miei tempi con la Resistenza e poi col maggio Sessantotto>>. Leggi tutto “Letture di oggi sulla scuola”

Un nuovo interesse

Uno dei problemi più gravosi per gli utenti “forti” del web, quegli utenti cioè che lo utilizzano ogni giorno, e anche per molte ore al giorno, consiste in una certa frustrazione che viene dal non riuscire ad utilizzare correttamente e compiutamente tutti gli stimoli ricevuti. Il sottoscritto, per esempio, si ostina ad organizzare cartelle di appunti chiamate “da fare”, bookmark di siti classificati “da guardare” oppure, più impegnativamente, “da studiare”. I temi che mi riguardano più da vicino sono quelli della scuola, del web, dell’e-learning e per finire quello della mia antica passione fotografica. Conclusione: gli elenchi si allungano continuamente e non c’è verso di dichiararsi “soddisfatti” di quanto si appreso relativamente ad un certo argomento.

L’incontro con il concetto di Personal Learning Environment (PLE) ha fatto dunque squillare, nella mia testa, una serie di campanelli. Quelli ufficiali e istituzionali: può migliorare i processi di apprendimento? Si adatta ad alunni delle scuole superiori (insegno in un tecnico industriale)? E come? Esistono già delle piattaforme, dei software, qualcosa di organizzato da utilizzare?

A questi, già impegnativi, si sono aggiunti quelli personali: può servire ad organizzare il mio lavoro? A tenere traccia dei mille rivoli che vado perdendo per strada? Ad evitare di dimenticare quella cosa tanto importante vista oggi e che poi domani cancellerò dalla mente perchè ne vedrò tante altre?

Si è aperto un altro fronte di studio, di interesse e di ricerca, non c’è niente da fare . . . aggiungo una categoria in più sul mio blog!

Digital Ethnography per spiegare Web 2.0

Da un pò di tempo a questa parte si è fatto un gran parlare di web 2.0, ovvero delle tecnologie che stanno rendendo il web sempre più interattivo. Dal punto di vista tecnico non si tratta di trasformazioni radicali, ma piuttosto dell’utilizzo di una miscela di soluzioni tecnologiche capace di amplificare la cosideddetta “user experience” e soprattutto di consentire la pubblicazione immediata e la classificazione informale di tutti i contenuti. Esemplari a questo proposito Flickr perchè consente a tutti gratuitamente la pubblicazione di immagini fotografiche e un sistema di etichettatura (tagging) che si evolve continuamente grazie alle scelte degli utenti stessi (una sorta di tassonomia socialmente condivisa . .) e Technorati , un motore di ricerca specializzato nella ricerca delle informazioni sui cosiddetti blog, quei siti cioè che, nel loro insieme, stanno modificando radicalmente il concetto di comunicazione di massa. La lista degli esempi potrebbe essere molto più lunga.

Su YouTube è stato inserito un video molto interessante (lo è anche solamente a livello di linguaggio audiovisivo, ma questo è un altro discorso . . . ) Leggi tutto “Digital Ethnography per spiegare Web 2.0”

Il caso Google. Per favore: più intelligenza!

Su Affari e Finanza di oggi leggo l’ articolo di Giuseppe Turani: “I padroni di Internet, democrazia incompiuta”. Non mi è piaciuto, voglio esprimerne i motivi. Già il titolo mi sembra assai poco indicato, Internet non è una forma di governo e quindi l’uso della parola “democrazia” mi sembra quanto mai inappropriato. Vabbè, si dirà, i titoli degli articoli non sono scritti dai giornalisti! Ok, andiamo avanti.

Nel corpo dell’articolo si afferma che Google è diventato il “padrone” della rete! Le argomentazioni a favore di questa tesi sono abbastanza confuse: viene detto infatti che per navigare, ormai (perchè, prima no? ), ci si rivolge ai motori di ricerca e soprattutto a Google che avrebbe la colpa di fare non delle ricerce nella rete, bensì, orrore, negli archivi dove i vari siti sono stati indicizzati. Leggi tutto “Il caso Google. Per favore: più intelligenza!”

Scuola e cellulare

Insegno a scuola dall’era pre-cellulare, ho ben presente i mutamenti generati da questa tecnologia: niente più ricerca del gettone (e poi della scheda) per potere telefonare, niente attese per accedere all’unico telefono pubblico di un intero istituto con oltre 2000 alunni, nessuna interruzione per andare a telefonare. Insomma: una bella cosa!

Il rovescio della medaglia: incrementata incombenza dei genitori (non è raro che un alunno si alzi con aria allarmata e, brandendo il telefonino, chieda << professoré, mi sta chiamando mia madre! Posso andare a rispondere?>>) , creazione di un “feticcio” adolescenziale, invasività unita a cattivo gusto dei sistemi di registrazione audio e video.

Peccato! Un uso moderato e accorto avrebbe fatto comodo a tutti, studenti, docenti e genitori! Invece l’uso improprio ne ha reso intollerabile la presenza nelle classi, da qui l’iniziativa del ministro Fioroni, da qui la creazione di una legge che ci saremmo potuti tranquillamente risparmiare con la semplice e lineare applicazione della educazione e del buon senso. La classica “ipersoluzione”. L’atteggiamento cafone e furbesco ha avuto la meglio. Vero che c’è voluta la legge per indurre una sacrosanta astensione dal fumo nei locali pubblici, scuole e cinema compresi, ma quello della sigaretta è un vizio che risale a molti anni, che si è tramandato nelle generazioni. I nostri alunni rappresentano invece la prima generazione cellularizzata della storia dell’umanità, non c’è una cultura così profondamente radicata . . .

Abbiamo perso una occasione? Di comportarci con civiltà certamente sì!

Gli italiani e internet

Il primo articolo che ho letto sul giornale di stamattina affronta la questione della diffusione di internet tra le famiglie italiane: sembra che il paese sia spaccato a metà e che tale spaccatura non sia destinata a ridursi nei prossimi anni. All’opposto la situazione della telefonia cellulare, diffusa ormai in modo assai capillare, con tendenza di una fascia di utenti ad eliminare la telefonia domestica fissa.

Sulle ragioni di tale fenomeno mi viene da fare una riflessione piuttosto semplice: il cellulare serve a telefonare, ovvio, lo sappiamo e lo facciamo tutti. A cosa, invece serve il computer? Non credo di sbagliare se dico che l’uso iniziale è quello “macchina da scrivere”.

Conclusione: tutti gli italiani hanno bisogno di parlare al telefono; solo la metà ha bisogno di scrivere!!

A questo punto si giustificano anche le statistiche allarmanti sull’analfabetismo di ritorno . . .

La Scoperta dell’Alba

Prima prova di Veltroni con un romanzo, è una lettura facile e piacevole, a patto di non andare troppo per il sottile quando si pensi alla sua coerenza interna. Il personaggio del se stesso-bambino è a tratti troppo maturo e gli vengono messe in bocca frasi e pensieri un pò troppo complessi. La scoperta del telefono che riesce a parlare con il passato è stato per me il momento più emozionante. Peccato che poi la cosa viene tirata troppo per le lunghe e allora ci si pensa su e la trovata si sgonfia perdendo gran parte della sua carica emotiva.

Open Source Portfolio

Nell’ambito della formazione si parla di portfolio come documento di raccolta di documenti, materiali, elaborati e quant’altro possa essere opportuno per la descrizione delle competenze e della storia professionale di una persona.

Non poteva mancare la versione elettronica, chiamata ovviamente e-portfolio che ne espande il concetto tradizionale per farne uno strumento di raccolta, di riflessione, di presentazione. Esiste la possibilità di includerlo nei sistemi di collaborazione all’interno di gruppi di lavoro. L’argomento è diventato tanto interessante da spingere IMS Global Learning Consortium ad elaborare delle specifiche per consentirne l’interoperabilità tra i diversi sistemi.

La Open Source Portfolio Initiative mette a disposizione un ambiente open source per la elaborazione e pubblicazione di e-portfolio. Sul sito è disponibile il documento “Understanding OSP” e il link per scaricare e provare il pacchetto. Molto utili per capirne il funzionamento e testarne le caratteristiche il tour guidato e l’accesso ad un server di prova.

Trent’anni dopo . . .

Vijeia e Claudio posano con la loro foto di trent’anni fa!Vijaya riparte per l’Argentina e torna al suo mega-centro! Pizza di saluto e occasione per una foto “trent’anni dopo”. Stesse persone, stesso fotografo: la foto nella foto è del 1977 . . .

Le altre foto

Foto di api

Ape su fiore di Lavanda Mattinata primaverile. In un ritaglio di tempo ho scattato un centinaio di foto alle api sulla lavanda, in terrazzo.

Fai click sulla foto per guardare l’intera serie.