E’ più importante avere una testa ben fatta che una testa “ben piena”. L’attitudine generale della mente è quella di essere general problem setting and solving. Coltivare questa attitudine significa rendersi capaci anche di risolvere problemi particolari e specifici. Una testa ben fatta necessita di una buona organizzazione della conoscenza, organizzazione che deve essere orientata allo sviluppo della contestualizzazione e globalizzazione dei saperi.
La risorsa di pensiero utilizzabile ai fini della educazione e della formazione ci viene dalla seconda rivoluzione scientifica del XX secolo che ha dato origine alle scienze “sistemiche” quali ecologia, scienze della terra, cosmologia. Avendo come oggetto di studio i sistemi, queste scienze superano il riduzionismo e affrontano la descrizione di insiemi di sistemi che interagiscono ridefinendosi a vicenda. L’ecologia, ad esempio, studia le interazioni tra il biotopo, descritto a livello fisico -chimico, con la biocenosi, descritta invece a livello zoologico, botanico, microbiologico. In aggiunta deve considerare gli scambi energetici interni ed esterni al sistema e quindi include necessariamente anche la termodinamica.
Basare la formazione di un individuo sulle discipline sistemiche potrebbe quindi essere utile ai fini della ricomposizione dei saperi tecnico scientifici e umanistici, del superamento della disgiunzione natura/cultura e animalità /umanità . Così, in prospettiva, le scienze della vita si potranno legare alle scienze umane, le scienze cognitive potranno unificare gli studi di mente e cervello. La storia tende a divenire sceinza della complessità umana.