. . . e tre!

E così ci ritroviamo Berlusconi vincitore delle elezioni per la terza volta!

Oggi è una di quelle giornate nelle quali si è tentati dal non rispettare la sovranità popolare. Insieme provo rabbia, paura e insofferenza.

Mi difendo facendo finta di niente, ma, a tratti, qualche domanda riesce a filtrare le barriere erette dai meccanismi dell’audifesa, domande tipo: << perchè non si è ancora fatta la legge sul conflitto di interesse? >> <<Con quale faccia mi sentirò guardato per strada da colui il cui voto ha mandato Cuffaro al senato?>><<Che fine farà il processo di rinnovamento della scuola improntato all’idea di “testa ben fatta” di Morin?>><< E l’economia?Possiamo solo sperare in una congiuntura internazionale favorevole>>

E’ davvero il momento di fare le valigie e trasferirsi altrove? Scartata l’inghilterra, se non altro per motivi climatici, ci sarebbe la Francia, ma certo Sarkozy . . . No, no . . . e se pensassimo alla Spagna? 😉

Mi sento offeso . . .

Sì, come siciliano, come italiano, come europeo, come cittadino globale, l’affermazione di Dell’Utri e di Berlusconi sulla “eroicità” di Mangano, mi offende!  Eroe? Campione di omertà, fanno capire, almeno da quanto mi è dato da leggere sui quotidiani io così capisco, con i loro discorsi! Omertà camuffata da legittima resistenza alle indebite pressioni esercitate su costui per ottenere informazioni che potessero compromettere il duo della casa delle libertà.

Eroe, eroi, sono stati altri! Il “botto” che ha tolto di mezzo Paolo Borsellino risuona ancora nelle orecchie di molti di noi. Si è sentito da molto lontano e subito, chiaramente, ha manifestato la sua lugubre natura.

No, non si può parlare così! A meno che . . . a meno che non c’entri la campagna elettorale, a meno che non si voglia mandare delle rassicurazioni, dei messaggi in codice. Forse il messaggio è <<chi sta con noi è un eroe, i nostri amici noi li trattiamo da eroi>>.

Quanto malessere!

Mapping Memory in 3D

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Sul sito del National Geographic una bellissima animazione interattiva sul funzionamento del cervello!

Nuova pagina: “Fotografia”

Ho aggiunto una nuova pagina al blog: la trovate nel menu principale alla voce “Fotografia”. Grazie al sevizio messo a disposizione da flickrSLiDR è infatti possibile includere in qualsiasi pagina web una presentazione (slideshow) delle proprie immagini caricate su Flickr!

Diario di scuola

Copertina de Ho appena finito di leggere l’ultimo libro di Pennac. Lettura facile, ariosa, stimolante. Assolutamente non banale. Si tratta delle personali teorie pedagogiche dell’autore, sin dalle prime pagine dichiaratosi un impossibile “somaro”, anzi un ex-somaro, “ex” grazie ad alcuni insegnanti “che lo hanno salvato dalla scuola”. Il tono è sempre quello scherzoso e lieve cui lo scrittore ci ha abituati, ma le riflessioni sono profonde e, soprattutto, vissute e interiorizzate, tanto da poter essere veicolate con un linguaggio semplice e diretto.

Lo sguardo sui “somari” è, come facilmente intuibile, assai benevolo: si tratta di ragazzi il cui principale problema è la sfiducia in se stessi, con conseguente declinazione, in tutte le possibili varianti, del pensiero e dell’affermazione: << non ce la posso fare>>. La cura proposta da Pennac? Lettura e letteratura! Brani da imparare, da recitare, da chiedersi l’un l’altro in qualsiasi momento, anche, forse soprattutto, fuori dalle aule scolastiche. La memorizzazione vissuta come prima possibile “potenza” del somaro, come primo grimaldello, primo “io posso”. Su questo si innesta un magnifico gioco, un insieme di momenti evolutivi della personalità e del pensiero, il pensiero di celebri autori smette di essere meccanica ripetizione e diventa analisi, riflessione, acquisizione.

In altri capitoli lo sguardo di Pennac va oltre gli alunni, per posarsi sulle ansie delle madri, le delusioni dei padri, i tanti scoramenti dei docenti che si sintetizzano nella frase: << ma io non sono preparato per questo >> .

Quasi quasi me lo rileggo . . . !

Palermoscienza 2008 – Quando fare scuola diventa una meraviglia

Fontana di Si è appena conclusa, presso il Polididattico di Viale delle Scienze, la manifestazione Palermoscienza durante la quale scuole di ogni ordine e grado hanno messo a disposizione del pubblico gli esperimenti scientifici “didattici” di loro creazione. In pratica una sorta di “Exploratorium” realizzato dal lavoro comune di appassionati studenti e insegnanti nei campi della fisica e della chimica: ottica, meccanica, termodinamica i temi più frequentati. Ma anche botanica, biologia molecolare, genetica, elettrostatica.

Il dato più rilevante è costituito certamente dalla incredibile vitalità e disponibilità degli studenti nello spiegare ai numerosissimi visitatori il significato e il senso dei diversi esperimenti. Praticamente una festa collettiva all’insegna della curiosità e della conoscenza. Incredibile: allora è possibile “fare scuola” in maniera interessante e coinvolgente! Sono assolutamente certo che gli esiti formativi di una attività come questa siano di portata notevolissima sia sul piano strettamente disciplinare, sia sul piano della motivazione, del confronto col mondo esterno, del senso di sè, del piacere della condivisione del sapere.

Bravi, proprio bravi tutti quanti: gli organizzatori, i ragazzi, i docenti, i visitatori!

Le immagini su Flickr 

L’arte di ascoltare

Non l’ho scovato io questo brano di Plutarco, mi ci sono imbattutto per vie diverse dallo studio dei classici . . . Mi sembra però così bello e significativo! Lo voglio condividere.

(…) Il silenzio, dunque, è ornamento sicuro per un giovane in ogni circostanza, ma lo è in modo particolare quando, ascoltando un altro, evita di agitarsi o di abbaiare ad ogni sua affermazione, e anche se il discorso non gli è troppo gradito, pazienta ed attende che chi sta disertando sia arrivato alla conclusione; e non appena ha finito si guarda dall’investirlo subito di obiezioni, ma, come dice Eschine, lascia passare un po’ di tempo per consentire all’altro di apportare eventuali integrazioni o di rettificare e sopprimere qualche passaggio. Chi si mette subito a controbattere finisce per non ascoltare e non essere ascoltato, e interrompendo il discorso di un altro rimedia una brutta figura. Se invece ha preso l’abitudine di ascoltare in modo controllato e rispettoso, riesce a recepire e a far suo un discorso utile e sa discernere meglio e smascherare l’inutilità o falsità di un altro, e per di più dà di sé l’immagine di una persona che ama la verità e non le dispute, ed è aliena dall’essere avventata o polemica.”

Plutarco , De recta ratione audiendi. L’arte di ascoltare, trad. Giuliano Pisani, Arnoldo Mondadori Editore,
1995 Milano, pag 54 – 57

Corsi e ri-corsi fotografici

L’ultima volta che avevo fatto un intervento di didattica della fotografia era stato ormai proprio molti anni fa. Ma siccome la storia, e soprattutto le storie personali, vedono talvolta il ripetersi di cicli, ecco che mi sono trovato a parlare nuovamente di composizione fotografica a studenti degli ultimi anni di scuola superiore.

Per la preparazione dei materiali ho fatto i miei bravi giri di ricerca sulla rete, ma alla fine ho deciso per rispolverare un vecchio quanto bello e semplice testo di composizione fotografica edito negli anni 80 da Cesco Ciapanna Editore. Ho così preparato una presentazione basata su di una serie di immagini scaricate da Flickr (nella presentazione ogni immagine è linkata allo stream dell’autore), per ognuna delle quali ho aggiunto una piccolissima scheda, brevissime notazioni per mettere in evidenzia i criteri compositivi preminenti.

La presentazione è ovviamente disponibile su Google Document. Qui di seguito includo la visualizzazione in formato ridotto:

Non tutto è free, non tutto è open

Nelle ultime ore ho totalizzato ben due occasioni di “frustrazione da mancato download”!

Ieri sera è avvenuto mentre cercavo lo schema elettrico di un mio vecchio amplificatore audio. Volevo, vorrei, mostrarlo ai miei alunni della quarta per un discorso sugli amplificatori che ci accingiamo a studiare. Ebbene, sono incappato in una quantità sbalorditiva di falsi risultati di ricerca. Una parte di occorrenze rimandava a siti che dicevano di consentire il download dello schema, ma in realtà poi lo cedevano a pagamento . . . Un’altra parte, anzi, la maggior parte, rimandava a siti fantasma, a pagine piene di sigle di componenti e . . . basta! Ci stanno solo le sigle e una grande quantità di pubblicità. Informazione utile: assente!

Oggi sono incappato nella stessa sindrome, questa volta dovuta alla ricerca di test attitudinali. Mi servirebbe poterne adattare uno alla selezione degli alunni per un piccolo progetto della scuola. Ebbene, anche in questo caso, montagne di risultati che promettono mari e monti, ma che, stringi stringi, conducono a siti commerciali di psicologi e consulenti. Da scaricare non ho trovato nulla.

Conclusione: ho evidentemente trovato, in rapida successione, due settori per i quali le logiche “2.0” non sono ancora state applicate. Settori per i quali deve, ancora, essere conveniente la mancata circolazione dell’informazione. Settori chiusi. Possibile? Provare per credere!

Presidente Prodi: e il conflitto di interesse?

Leggo sulla Stampa di ieri (14 febbraio 08) una lettera inviata da Franca Rame a Romano Prodi. E’ riportata anche sul blog della Rame col titolo:<< Al Presidente Prodi da Franca Rame>>

Voglio segnalare questo intervento perchè da molto tempo, da prima della caduta del governo, continua a ronzarmi in testa questa domanda: << ma perchè nulla è stato fatto a proposito del “conflitto di interesse”?>> Perchè il tema non è mai stato nemmeno messo all’ordine del giorno?  Come possiamo continuare a permettere l’elezione di un candidato che possiede tre reti televisive?

Questa cosa mi addolora.